Il MIC di Faenza diventa l'epicentro mondiale della ceramica
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Il MIC di Faenza diventa l’epicentro mondiale della ceramica

Il MIC di Faenza diventa l’epicentro mondiale della ceramica

Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza si prepara a diventare il punto di riferimento globale per l’arte ceramica contemporanea, ospitando dal 28 giugno al 30 novembre 2025 il prestigioso 63° Premio Faenza – Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea. Questo evento straordinario riunisce oltre cento artisti provenienti da tutto il mondo, offrendo una panoramica completa e aggiornata del panorama artistico internazionale che ha scelto la ceramica come principale mezzo espressivo.

La manifestazione rappresenta un’opportunità unica per comprendere come la ceramica stia vivendo una vera e propria rinascita artistica, attirando l’attenzione crescente sia degli artisti che della critica specializzata. Il Premio Faenza conferma ancora una volta la sua posizione di osservatorio privilegiato sulle tendenze e le innovazioni nel campo della ceramica d’arte contemporanea.

Al MIC di Faenza c’è la tradizione che guarda al futuro

Il Premio Faenza vanta una storia prestigiosa di oltre 80 anni, durante i quali si è affermato come uno degli eventi più importanti a livello internazionale per la valorizzazione e la promozione della ceramica artistica. Fin dalla sua nascita, questo concorso ha saputo coniugare tradizione e innovazione, diventando un laboratorio di sperimentazione dove si incontrano diverse culture ceramiche del mondo.

La manifestazione ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel rinnovamento del linguaggio ceramico, fungendo da ponte tra l’aspetto artistico-decorativo e quello funzionale dell’arredo. Ma soprattutto, il Premio Faenza rappresenta uno strumento essenziale per mappare lo stato dell’arte della ceramica contemporanea, documentando le evoluzioni stilistiche e le nuove tendenze espressive che caratterizzano questo medium artistico.

Questa capacità di rinnovarsi pur mantenendo salde le proprie radici storiche ha permesso al Premio Faenza di rimanere sempre attuale e di continuare ad attrarre artisti di calibro internazionale, consolidando la reputazione di Faenza come capitale mondiale della ceramica.

La contemporaneità attraverso la ceramica

La 63° edizione del Premio Faenza si distingue per la profondità dei temi affrontati dagli artisti partecipanti. Le opere esposte riflettono le preoccupazioni e le riflessioni del nostro tempo, utilizzando il linguaggio universale della ceramica per comunicare messaggi di forte impatto sociale e culturale.

L’incertezza del nostro tempo emerge come filo conduttore di molte creazioni, manifestandosi attraverso diverse declinazioni tematiche. Gli artisti hanno scelto di affrontare questioni cruciali come la sostenibilità del nostro sistema sociale, interrogandosi sul futuro dell’umanità e sulle sfide che ci attendono. La tragicità delle guerre trova espressione in opere che testimoniano il dolore e la resilienza umana, mentre le problematiche ambientali vengono interpretate attraverso installazioni che invitano alla riflessione sull’impatto dell’uomo sul pianeta.

Particolare attenzione viene dedicata anche alle riflessioni sul rapporto tra cibo e uomo, tema sempre più attuale in un’epoca di cambiamenti climatici e disuguaglianze alimentari. Le disuguaglianze sociali e la fragilità umana completano questo quadro tematico, dimostrando come la ceramica possa diventare veicolo di messaggi profondi e universali.

QUI, LA GUIDA AL MUSEO DELLA CERAMICA DI NAPOLI

I protagonisti e i vincitori della 63° Edizione della Biennale al MIC di Faenza

La selezione delle opere è stata affidata a una giuria internazionale di alto profilo, composta da esperti riconosciuti nel panorama ceramico mondiale. Claudia Casali, Direttrice del MIC Faenza, ha guidato il panel insieme a Hyeyoung Cho della Korea Association of Art & Design, Valentins Petjko del Latvian Ceramic Biennale e Marco Maria Polloniato, curatore della manifestazione.

Questa composizione internazionale della giuria garantisce una valutazione equilibrata e multiculturale delle opere, assicurando che vengano riconosciuti e premiati i lavori più significativi dal punto di vista artistico e tecnico.

I Premi Faenza di questa edizione hanno evidenziato l’eccellenza tecnica e la profondità concettuale che caratterizzano la ceramica contemporanea. Il Premio Faenza Over è stato assegnato a Hanna Miadzvedzeva per l’opera “November”, un lavoro che dimostra come la forma tradizionale del vaso possa essere reinterpretata con grande sapienza tecnica e sensibilità artistica contemporanea.

Il Premio Faenza Under è andato invece a Léa Renard per l’installazione “Subtle conversations of states of mind”, una creazione che trasforma lo spazio espositivo in una sorta di wunderkammer dedicata alla ceramica, invitando il visitatore a un dialogo intimo e riflessivo con il medium ceramico.

L’evento del 63° Premio Faenza rappresenta quindi un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati d’arte e per chiunque desideri comprendere le direzioni innovative che sta prendendo la ceramica contemporanea. Il MIC Faenza si conferma ancora una volta come il luogo privilegiato dove tradizione e innovazione si incontrano, creando un dialogo fecondo tra passato e futuro dell’arte ceramica.

QUI, PUOI VISITARE LA PAGINA UFFICIALE DEL PREMIO FAENZA

La giuria – foto di proprietà del MIC Faenza

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