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Mostre Valle d’Aosta, Pistoletto: arriva il maestro dell’arte povera

Mostre Valle d’Aosta, Pistoletto: arriva il maestro dell’arte povera con la mostra Glacial Threads

Da sabato 26 luglio 2025 potrete camminare tra le sale di un castello ottocentesco, mentre fuori si stagliano le vette alpine, e di trovarvi davanti a uno specchio che non riflette solo il vostro volto, ma l’intera storia dell’arte contemporanea. Questo non è un sogno, ma la realtà che attende i visitatori al Castello Gamba di Châtillon, dove da oggi (inaugurazione) fino al 28 settembre 2025 prende vita “Glacial Threads. Dalle Foreste ai Tessuti del Futuro“, una mostra che porta la firma di uno dei maestri più visionari del nostro tempo: Michelangelo Pistoletto (qui, il nostro articolo di approfondimento sul re dell’arte povera).

Un piccolo excursus sul maestro dell’arte povera, Michelangelo Pistoletto

Il nome di Pistoletto risuona come una leggenda nell’arte contemporanea. Nato a Biella nel 1933, questo artista ha attraversato decenni di trasformazioni culturali lasciando ovunque il segno della sua genialità. È l’uomo dei Quadri specchianti, quelle opere rivoluzionarie che negli anni Sessanta hanno scardinato la tradizionale divisione tra arte e spettatore, rendendo ognuno di noi protagonista dell’opera stessa. È il padre dell’Arte Povera, movimento che ha saputo trovare il sublime negli oggetti quotidiani, trasformando stracci e specchi in poesia pura. La sua “Venere degli stracci” del 1967 è diventata un’icona: la bellezza classica che abbraccia la materialità contemporanea, l’eterno che dialoga con l’effimero.

La potenza del minimo: viaggio nell'universo dell'Arte Povera
La potenza del minimo: viaggio nell’universo dell’Arte Povera

Ma quello che rende Pistoletto unico non è solo la sua capacità di innovare il linguaggio artistico, è la sua visione dell’arte come strumento di trasformazione sociale. Non è un caso che nel 2025 la Fondazione Gorbachev lo abbia candidato al Premio Nobel per la Pace: per Pistoletto, l’arte non può essere neutrale, deve essere un ponte verso un mondo migliore. Ed è proprio questa filosofia che anima “Glacial Threads”, una mostra che nasce da una collaborazione straordinaria tra l’artista, Cittadellarte e Lenzing Group, leader mondiale nella produzione di fibre sostenibili. Il progetto tocca una delle ferite più profonde del nostro tempo: il riscaldamento globale e la minaccia ai ghiacciai alpini. Ma lo fa con la delicatezza e la forza poetica che solo l’arte sa esprimere.

Il Castello Gamba, splendido esempio di architettura ottocentesca immerso nel verde di Châtillon, si trasforma in un organismo vitale dove si respira il futuro. Il museo, già di per sé un gioiello che ospita la più importante collezione di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, diventa il palcoscenico perfetto per un dialogo tra tradizione e innovazione.

Mostre Valle d’Aosta, Glacial Threads: cosa aspettarsi e cosa si troverà

Le tre sale espositive accompagnano il visitatore in un viaggio che inizia dalle foreste, simbolo di equilibrio naturale, per arrivare ai tessuti del futuro. Qui trovano spazio opere emblematiche come “Metamorfosi“, dove gli specchi di Pistoletto invitano a una riflessione profonda sulla propria identità, e “La Mela Reintegrata”, metafora potente della riconciliazione tra natura e artificio. C’è “L’Albero di Ama”, che attraverso la forma dell’albero e il riflesso dello specchio esplora la dialettica tra unità e divisione, e “La Formula della Creazione”, sintesi del pensiero pistolettiano sulla nascita del nuovo dall’incontro degli opposti. Ma la vera sorpresa sono gli abiti realizzati con fibre biodegradabili, frutto della collaborazione tra il dipartimento moda di Cittadellarte e designer come Blue of a Kind, Bav Tailor, Tiziano Guardini e Flavia La Rocca. Questi capi raccontano una storia incredibile: nascono come geotessili per proteggere i ghiacciai, dopo due anni di utilizzo vengono rimossi e trasformati in moda sostenibile. È la circolarità che diventa bellezza, la responsabilità che si fa stile.

Il curatore Fortunato D’Amico ha orchestrato questo dialogo tra arte e sostenibilità con sensibilità rara, creando un percorso che non è solo visivo ma profondamente sensoriale. L’opera fotografica “Dall’infinito alla Creazione” cattura la maestosità fragile dei ghiacciai, mentre le installazioni del Terzo Paradiso – il grande progetto collettivo di Pistoletto – mostrano come l’utopia possa prendere forma concreta attraverso comunità, scuole, relazioni.

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Informazioni pratiche sulla mostra Glacial Threads

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00 (chiusa i lunedì, eccetto festivi e nei mesi di luglio e agosto). Il Castello Gamba si trova in Località Crêt-de-Breil a Châtillon. Per informazioni: +390166 563252 o info.castellogamba@regione.vda.it.

L’inaugurazione si terrà venerdì 25 luglio alle 17.30, mentre durante tutto il periodo espositivo sono programmati workshop e conferenze curati dall’Accademia di Cittadellarte. Un catalogo trilingue edito da Moebius accompagna la mostra con testi critici e un’intervista esclusiva all’artista.

La mostra è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, a immaginare un futuro dove arte e natura danzano insieme verso la rinascita. Perché, come insegna Pistoletto, ogni specchio può riflettere non solo ciò che siamo, ma anche ciò che possiamo diventare.

QUI TROVI IL SITO UFFICIALE DEL CASTELLO GAMBA E TUTTE LE INFORMAZIONI DELL’ORGANIZZAZIONE

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