Guida a Lecce: ecco perché visitare la Firenze del Sud
Quando il sole del tramonto accarezza le facciate barocche di Lecce, la pietra leccese si accende di riflessi dorati che sembrano trasformare l’intera città in un gioiello scolpito. Non è un caso che questa perla del Salento sia stata ribattezzata la “Firenze del Sud”: qui l’arte barocca ha trovato la sua massima espressione, plasmando un tessuto urbano di rara bellezza dove ogni palazzo, ogni chiesa, ogni portale racconta una storia di maestri scalpellini e di una pietra tanto docile quanto preziosa.
Lecce ti conquista lentamente, con la grazia di chi sa di possedere un fascino irresistibile ma non ha bisogno di ostentarlo. È una città che si svela camminando, perdendosi tra i suoi vicoli acciottolati dove il profumo del caffè in ghiaccio si mescola a quello della focaccia appena sfornata, mentre dalle botteghe artigiane escono i suoni ritmici di chi lavora ancora la cartapesta con tecniche trammandate da secoli. Qui il tempo ha un sapore diverso, scandito dal rintocco delle campane barocche e dal chiacchiericcio allegro che anima le piazze quando cala la sera.
Guida a Lecce: il Trionfo del Barocco
Il centro storico di Lecce è un museo a cielo aperto dove il barocco leccese raggiunge vette di virtuosismo tecnico e creatività artistica che lasciano senza fiato. Questa particolare declinazione dell’arte barocca, fiorita tra il XVI e il XVIII secolo, deve la sua unicità alla pietra leccese, un calcare tenero e dorato che gli scalpellini locali hanno saputo modellare con una facilità e una precisione straordinarie, creando decorazioni di una ricchezza ornamentale che tocca l’eccesso senza mai cadere nel cattivo gusto.
La Basilica di Santa Croce rappresenta il capolavoro assoluto di questa scuola artistica. La sua facciata è un tripudio di figure allegoriche, putti, animali fantastici e motivi vegetali che si rincorrono in un gioco decorativo che ipnotizza lo sguardo. Qui hanno lavorato maestri come Gabriele Riccardi e Antonio Zimbalo, detto “lo Zingarello”, che hanno trasformato la pietra in merletto, creando effetti chiaroscurali di una bellezza mozzafiato. L’interno, più sobrio ma non meno suggestivo, custodisce altari lignei dorati e dipinti che dialogano armoniosamente con l’architettura circostante.
Accanto alla Basilica sorge il Palazzo dei Celestini, oggi sede della Provincia, che completa questo straordinario complesso monumentale con il suo chiostro dalle arcate eleganti e la biblioteca storica che conserva tesori bibliografici di inestimabile valore. Ma è Piazza del Duomo il vero cuore pulsante della città barocca: questo spazio scenografico, chiuso su tre lati da edifici monumentali, crea un effetto sorpresa quando vi si accede dall’unico ingresso, quasi nascosto tra i palazzi circostanti.
Il Duomo di Lecce, dedicato a Maria Santissima Assunta, domina la piazza con le sue due facciate – quella principale sobria e quella laterale riccamente decorata – e il campanile alto settantadue metri che svetta come un faro sulla città. Il Palazzo Vescovile e il Seminario completano questo insieme architettonico che al tramonto, quando la luce dorata della pietra leccese si intensifica, regala uno spettacolo di rara suggestione. L’effetto scenografico è amplificato dal silenzio che spesso avvolge la piazza, rotto solo dal suono dei passi sui sampietrini e dal fruscio delle palme che ornano il sagrato.
Tradizioni che Vivono nelle Mani
A Lecce l’artigianato non è solo un ricordo del passato, ma una tradizione viva che si tramanda di padre in figlio nelle botteghe del centro storico. La cartapesta leccese è forse l’espressione più alta di questa continuità culturale: una tecnica antica che trasforma carta, colla e gesso in opere d’arte di straordinaria leggerezza e bellezza. Le figure sacre che escono da queste botteghe hanno accompagnato per secoli le processioni e le feste religiose del Salento, ma oggi conquistano anche collezionisti e appassionati d’arte da tutto il mondo.

Passeggiando per Via dei Templari o Via Rubichi è possibile assistere al lavoro dei maestri cartapestai, che modellano con gesti sapienti volti di santi e madonne, creando espressioni di una dolcezza e di una spiritualità che commuovono. Ogni bottega ha i suoi segreti, le sue tecniche particolari, i suoi colori: alcune si tramandano ricette per le tempere che risalgono al Settecento, altre custodiscono stampi in legno utilizzati da generazioni di artigiani.
Ma Lecce eccelle anche nella lavorazione della pietra leccese: ancora oggi è possibile vedere scalpellini all’opera che perpetuano le tecniche dei maestri barocchi, creando capitelli, rosoni, stemmi e decorazioni che trovano posto non solo negli edifici storici in restauro, ma anche nell’architettura contemporanea. La terracotta artistica rappresenta un’altra eccellenza locale: i famosi pupi leccesi, piccole statuette che riproducono personaggi della tradizione popolare, sono diventati un simbolo della città e un regalo ambito dai visitatori.
La gastronomia leccese affonda le sue radici in una tradizione contadina che ha saputo trasformare ingredienti semplici in piatti di grande carattere. Il rustico leccese, sfoglia croccante ripiena di mozzarella, besciamella e pomodoro, è diventato il simbolo dello street food locale e accompagna colazioni e spuntini dei leccesi da generazioni. I pasticciotti, dolci di pasta frolla ripieni di crema pasticcera, rappresentano invece il fiore all’occhiello della pasticceria salentina: nati a Galatina ma adottati con orgoglio da tutta la provincia, questi dolci dalla forma caratteristica sono il compagno ideale del caffè in ghiaccio, altra specialità locale che rinfresca le calde giornate estive.

Il Salento che inizia da qui
Lecce non è solo una destinazione in sé, ma la porta d’ingresso naturale verso le meraviglie del Salento. Da qui partono le strade che conducono verso le Marine – da San Cataldo a Torre dell’Orso (in foto), da Castro alle splendide spiagge di Otranto – dove il mare cristallino dell’Adriatico e dello Ionio bagna coste rocciose e spiagge dorate. Ma Lecce è anche il punto di partenza ideale per esplorare l’entroterra salentino, costellato di borghi medievali, masserie fortificate e città d’arte come Otranto, Gallipoli e Galatina.

La posizione strategica della città la rende perfetta per chi vuole vivere un’esperienza completa del Salento senza rinunciare al comfort e ai servizi di un centro urbano importante. Qui si trovano alcuni dei ristoranti più raffinati della regione, dove chef creativi reinterpretano la cucina tradizionale pugliese con tocchi contemporanei, affiancati da trattorie familiari dove gustare piatti autentici come le ciceri e tria (pasta e ceci), la puccia ripiena di verdure e salumi locali, o i turcinelli arrostiti alla brace.
La vita notturna leccese ha un fascino particolare: quando cala il sole, il centro storico si anima di locali che propongono aperitivi nei cortili barocchi, concerti nei chiostri antichi, eventi culturali che valorizzano il patrimonio artistico della città. Il Teatro Politeama Greco e il Conservatorio Tito Schipa offrono una programmazione culturale di alto livello, mentre le numerose gallerie d’arte contemporanea dimostrano come Lecce sappia guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.
Perdersi un giorno a Lecce
Per chi visita Lecce in primavera o in autunno, quando il clima è più mite e la luce ha tonalità particolarmente calde, la città rivela un fascino ancora più intimo. È il momento ideale per perdersi tra i vicoli senza meta, per sostare nei caffè storici come il Caffè Alvino in Piazza Sant’Oronzo, per partecipare alle numerose feste patronali che animano i quartieri con processioni, bande musicali e sagre gastronomiche. In questi momenti Lecce mostra il suo volto più autentico, quello di una comunità che sa ancora fare festa insieme, condividendo tradizioni che affondano le radici nei secoli ma continuano a rinnovarsi nel presente.

Lecce è una di quelle città che ti cambiano dentro, dove ogni angolo racconta una storia e ogni tramonto regala emozioni sempre diverse. Non è un caso che molti visitatori decidano di tornare, attratti da quel mix unico di arte, cultura, gastronomia e calore umano che rende questa città del Sud una delle destinazioni più affascinanti d’Italia.
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