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Guida ai borghi d’Italia: 5 borghi dell’Umbria da scoprire assolutamente

2. Guida ai borghi dell’Umbria, Bevagna: dove il Medioevo respira ancora

Varcare la soglia di una delle antiche porte di Bevagna significa compiere un passo indietro nel tempo, immergendosi in un’atmosfera medievale preservata con una cura che rivela l’amore profondo degli abitanti per le proprie radici.

La piazza Silvestri è il cuore pulsante del borgo, un salotto a cielo aperto dove convergono le arterie vitali della comunità. Qui, di fronte alle chiese romaniche di San Michele e San Silvestro, edifici che sembrano emergere dalla pietra stessa, si percepisce quella che i romani chiamavano “genius loci”, lo spirito del luogo, quell’essenza invisibile eppure tangibile che definisce l’identità di uno spazio.

Durante il Mercato delle Gaite, che si tiene in giugno, Bevagna non si limita a rievocare il suo passato medievale: lo rivive. Le quattro gaite in cui era divisa la città si sfidano in una competizione che riporta in vita antichi mestieri – la cartiera, la cereria, la tintoria – trasformando il borgo in un laboratorio vivente dove artigiani in abiti d’epoca lavorano seguendo tecniche dimenticate, custodi di un sapere manuale che rischia di scomparire sotto l’onda omologante della produzione industriale.

Perdersi nei vicoli di Bevagna significa incontrare ad ogni passo frammenti di storia: un capitello romano incastonato in un muro medievale, un affresco sbiadito che racconta storie di fede e devozione, una finestra bifora che si apre come un occhio sul passato. Questi dettagli non sono semplici elementi decorativi, ma capitoli di un racconto collettivo che continua a essere scritto dalle mani di chi abita questi luoghi.

Al calar della sera, quando le luci si accendono e le ombre si allungano sui ciottoli antichi, Bevagna rivela la sua dimensione più intima. Nei piccoli locali che si affacciano sulla piazza, il vino delle colline circostanti scorre generoso nei calici, accompagnando conversazioni che sembrano esistere fuori dal tempo, in una dimensione dove passato e presente si fondono in un continuum narrativo ininterrotto.

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