Mostre ottobre Brescia: il giudizio universale di Dorothy Bhawl alla Cavallerizza
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Il comunicato stampa integrale sulla mostra
Il Giudizio Universale di Dorothy Bhawl è un’installazione fotografica monumentale su più livelli, dalle
dimensioni imponenti di sei metri per quattro. L’opera trae ispirazione dalle grandi rappresentazioni
storiche di questo tema e, in questa continuità ideale, l’artista propone una lettura contemporanea e
rispettosa dell’iconografia tradizionale, restituendo al soggetto la sua forza simbolica e spirituale.
Realizzata grazie alla partecipazione di numerose persone che hanno offerto il proprio corpo e il proprio
sguardo per diventare parte del progetto, l’opera prende forma come un mosaico di umanità e sacralità. I
partecipanti, truccati e messi in posa con oggetti scenici e costumi realizzati a mano dall’artista, hanno
dato vita a un set vivo e rituale che rappresenta il Giudizio Universale attraverso un racconto visivo fatto
di dannazione e redenzione, pose come preghiere e una scenografia sacra e profana. Un’opera che non si
limita a evocare l’immaginario sacro, ma che riflette anche sulla dannazione moderna, quella che si cela
nelle fragilità, nelle colpe e nei sacrifici dell’uomo contemporaneo.
Presentata in anteprima a giugno presso il Parco Callas di Sirmione, nell’ambito dell’evento Public Art
Pietra&Co, con l’importante sostegno del Consorzio Marmisti Bresciani e del Comune di Sirmione, l’opera
si era già rivelata allora come il cuore di una performance dal vivo che univa l’arte, la fotografia, il teatro e
sonorità esoteriche e ancestrali.

Il 18 ottobre 2025, alle ore 18.30, la Cavallerizza – Centro della Fotografia Italiana di Brescia (via Cairoli)
diventerà lo scenario in cui l’opera tornerà a dialogare con corpi, luci e suoni. In questo spazio storico,
l’immagine monumentale verrà immersa in una performance teatrale con la regia di Renato Dossi e del
Laboratorio Teatrale Boom, che ne esalterà la potenza visiva: cinque corpi nudi in scena interpreteranno i
dannati, emergendo dall’opera stessa in un rituale contemporaneo fatto di movimenti, gesti, grida e
abbandoni.
Il tutto sarà accompagnato da una colonna sonora originale, composta ed eseguita dal vivo da LMNC e
Dorothy Bhawl, capace di fondere suoni e atmosfere drammatiche, insieme a luci ed effetti scenici che
renderanno l’esperienza immersiva e viscerale. Il Giudizio Universale non è solo un’opera da guardare, ma
un evento da vivere: una fotografia monumentale che si trasforma in teatro, musica e rito collettivo.
Un’esperienza unica, intensa e irripetibile — in un’unica data.
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