Percorsi d’Arte nell’Appennino: borghi medievali e tesori nascosti nel verde, la guida completa
L’Appennino italiano custodisce uno straordinario patrimonio artistico che si snoda tra borghi medievali, abbazie millenarie e affreschi dimenticati, offrendo al viaggiatore curioso un’esperienza che va ben oltre la semplice escursione naturalistica.
Qui, l’arte non è confinata nei musei ma vive negli spazi aperti, si respira nelle pievi di montagna e si tocca con mano sui portali scolpiti. Dalle sculture romaniche dell’Emilia-Romagna agli affreschi rinascimentali dell’Umbria, dall’architettura sacra della Toscana ai cicli pittorici dell’Abruzzo, ogni regione appenninica offre percorsi unici che intrecciano arte, storia e natura in un racconto affascinante.
La Via Francigena: cammino d’arte e spiritualità
La Via Francigena rappresenta forse il più celebre degli itinerari artistici appenninici, un pellegrinaggio che da Canterbury conduceva a Roma attraversando la dorsale italiana. Questo antico cammino, percorso da pellegrini, mercanti e artisti per oltre mille anni, ha lasciato lungo il suo tracciato una serie di testimonianze artistiche di inestimabile valore.
Partendo dalla Lunigiana, il territorio di confine tra Liguria e Toscana, si incontrano le prime meraviglie: le statue stele del Museo di Pontremoli, misteriose sculture antropomorfe che risalgono all’età del bronzo, e la Pieve di Sorano, gioiello dell’architettura romanica con i suoi capitelli finemente scolpiti. Proseguendo verso sud, Lucca accoglie i viaggiatori con la sua cattedrale di San Martino, dove si custodisce il Volto Santo, crocifisso ligneo venerato da secoli.

Il tratto toscano della Francigena tocca San Gimignano, la “Manhattan del Medioevo”, dove le torri medievali si ergono come testimoni di un’epoca di fervore artistico. Qui, nella Collegiata di Santa Maria Assunta, gli affreschi di Ghirlandaio raccontano le storie sacre con una maestria che lascia senza fiato. Ogni tappa offre opportunità di sosta contemplativa: le terme di Bagno Vignoni, immortalate nei dipinti rinascimentali, o l’Abbazia di Sant’Antimo, dove il canto gregoriano risuona ancora tra le navate romaniche.
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Umbria Mystica: sulle orme di Giotto e San Francesco
L’Umbria rappresenta uno dei capitoli più emozionanti dell’arte appenninica, dove la spiritualità francescana ha ispirato alcuni dei più grandi capolavori della pittura italiana. Il Cammino di San Francesco collega Assisi a La Verna, attraversando paesaggi che sembrano usciti dalle tavole di Giotto.
La Basilica di San Francesco ad Assisi costituisce il fulcro artistico di questo itinerario. Qui, Giotto ha rivoluzionato la pittura occidentale con il ciclo delle Storie di San Francesco, affreschi che per la prima volta nella storia dell’arte hanno saputo coniugare realismo emotivo e profondità spirituale. Ogni scena racconta non solo la vita del santo, ma anche la nascita di un nuovo modo di concepire l’arte come strumento di comunicazione universale.

Proseguendo verso Gubbio, la strada si snoda tra boschi di querce e faggete, toccando la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove si conservano affreschi del XV secolo che testimoniano la diffusione della scuola umbra. Gubbio stessa è un museo a cielo aperto, con il suo Palazzo dei Consoli che domina la valle e le Tavole Eugubine, antiche iscrizioni che rappresentano uno dei più importanti documenti dell’Italia preromana.


Il percorso verso La Verna in Toscana offre soste imperdibili come l’Eremo delle Carceri, dove San Francesco si ritirava in preghiera, e dove gli affreschi quattrocenteschi di Tiberio d’Assisi creano un’atmosfera di intensa spiritualità. L’arrivo al Santuario della Verna, dove Francesco ricevette le stimmate, corona un viaggio che unisce arte, natura e fede in un’esperienza trasformativa.

Emilia-Romagna: tra Romanico e Rinascimento
L’Appennino emiliano-romagnolo custodisce tesori artistici spesso sottovalutati, che meritano di essere scoperti con calma e attenzione. La Via degli Dei, che collega Bologna a Firenze seguendo un tracciato etrusco poi romano, offre l’opportunità di esplorare questo patrimonio in modo autentico e coinvolgente.
Monghidoro e Loiano conservano importanti testimonianze dell’arte sacra medievale, con le loro pievi romaniche che presentano portali scolpiti e affreschi votivi. Ma è scendendo verso la Vallata del Santerno che si incontrano le sorprese più significative: l’Abbazia di Vallombrosa presso Castel del Rio, con i suoi capitelli istoriati del XII secolo, e la Rocca di Riolo Terme, che custodisce un importante ciclo di affreschi quattrocenteschi.
Il Parco Regionale della Vena del Gesso offre un’esperienza unica, dove l’arte rupestre si mescola alle formazioni carsiche. Le grotte di Onferno conservano incisioni medievali e moderne che testimoniano il passaggio di viandanti e pellegrini attraverso i secoli. Brisighella, con la sua Via del Borgo sopraelevata e la Rocca Manfrediana, rappresenta un esempio perfetto di come l’arte militare medievale possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale.
La Strada dei Vini e dei Sapori della Romagna permette di abbinare la scoperta artistica a quella enogastronomica, toccando Bertinoro, il “balcone di Romagna”, dove la Cattedrale di Santa Caterina custodisce opere di Marco Palmezzano e altri maestri del Rinascimento romagnolo.

Abruzzo e Molise: arte sacra tra i monti dell’Appennino abruzzese
L’Appennino abruzzese riserva sorprese straordinarie per chi sa cercare oltre i sentieri più battuti. Il Cammino di Celestino, dedicato al papa eremita Pietro da Morrone, attraversa luoghi di incredibile bellezza dove l’arte sacra raggiunge vette sublimi.
L’Aquila, nonostante le ferite del terremoto, conserva tesori inestimabili come la Basilica di Santa Maria di Collemaggio (in foto a seguire), capolavoro del romanico abruzzese con la sua facciata a scacchiera bianca e rosa. Il Castello Cinquecentesco ospita il Museo Nazionale d’Abruzzo, dove si possono ammirare opere di Andrea Delitio e altri maestri locali.


Il Parco Nazionale della Majella offre itinerari che toccano eremi e abbazie di straordinaria suggestione. L’Eremo di San Bartolomeo in Legio, scavato nella roccia, conserva affreschi del XIII secolo che sembrano dialogare direttamente con la pietra viva della montagna. San Liberatore a Majella rappresenta invece un gioiello dell’architettura romanica, con il suo ciborio del XII secolo e i capitelli scolpiti che narrano storie sacre e profane.
In Molise, la Via Micaelica conduce al Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, attraversando paesaggi di rara bellezza dove piccole chiesette rurali custodiscono cicli pittorici di notevole interesse. Pietrabbondante offre l’opportunità unica di visitare un teatro sannitico perfettamente conservato, testimonianza dell’arte italica preromana.
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Consigli pratici per viaggiare e scoprire l’arte dell’Appennino
Quando partire: I mesi ideali sono maggio-giugno e settembre-ottobre, quando il clima è mite e la luce valorizza al meglio gli affreschi e le sculture. L’inverno può essere affascinante per le chiese riscaldate, ma molti siti minori potrebbero essere chiusi.
Come prepararsi: Portate sempre una torcia o usare l’app torcia del telefono (mi raccomando, sempre carico) per illuminare affreschi in chiese poco illuminate. Un binocolo leggero può rivelarsi prezioso per osservare dettagli architettonici in quota. Scarpe comode sono essenziali, molte chiese richiedono brevi camminate su sentieri.
Accesso ai siti: Molte pievi e oratori rurali sono aperti solo su prenotazione. Contattate le Pro Loco locali o i Comuni per organizzare visite guidate. Le chiese parrocchiali sono spesso aperte durante le messe domenicali, un’occasione per vivere l’arte nel suo contesto originario.


Per le famiglie con bambini, considerate che molti siti richiedono camminate, ma esistono percorsi accessibili. Libretti o app con giochi artistici possono rendere la visita più coinvolgente per i più piccoli.
Costi: La maggior parte delle chiese rurali è a ingresso libero, ma è buona norma lasciare un’offerta per la manutenzione. I musei diocesani hanno tariffe moderate (5-10 euro), spesso con riduzioni per gruppi e famiglie. I costi principali potrebbero, quindi, essere quelli di trasferimento, puramente logistici.
QUI LA NOSTRA Guida alle Dolomiti: dove andare, cosa fare e come non rovinarsi il viaggio
Arte sull’Appenino: un viaggio affascinante e poco battuto
L’Appennino artistico vi aspetta con i suoi tesori nascosti e le sue storie millenarie. Ogni passo su questi sentieri è un dialogo con il passato, ogni scoperta artistica un regalo per l’anima. Preparatevi a tornare a casa non solo con belle fotografie, ma con lo sguardo arricchito e il cuore pieno di meraviglia.
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