Il Bicentenario de América converte Lima nell’epicentro della cultura e della diplomazia latinoamericana
Il Bicentenario de América conclude un ciclo espositivo di eccezionale intensità, suggellando un trittico di edizioni che ha reso protagonisti centinaia di artisti emergenti insieme a nomi già consacrati, tutti riuniti sotto il segno di una stessa, vibrante identità: quella dell’America Latina.
Da luglio a settembre, la capitale peruviana ha ospitato – in tre diversi scenari – la decima, undicesima e dodicesima edizione di un progetto che è ormai riconosciuto come uno degli appuntamenti culturali più significativi dell’intero continente. Ancora una volta, a risuonare è stata la forza di un continente resiliente, capace di rigenerarsi nella memoria della propria indipendenza e di celebrarla con la pluralità di linguaggi che l’arte sa generare.

Perú, Bolivia e Uruguay sono stati i Paesi protagonisti di questo trittico, offrendo ognuno la propria voce in un coro che si è imposto con energia e intensità nel panorama culturale di Lima. Dall’ingegno e dalla visione di Jaime Vallardo Chávez – artista naïf di fama internazionale, soprannominato “el artista de las monedas mundiales” – il Bicentenario ha raggiunto la sua piena maturità. Le immagini degli ambasciatori dell’arte latinoamericana e degli artisti considerati patrimonio del continente hanno già messo radici profonde nella memoria delle migliaia di persone che, in questi mesi, hanno attraversato le sale del museo itinerante del Bicentenario de América. “L’obiettivo era chiaro fin dal principio: dare voce a chi non sempre ne ha una, creare ponti e non confini, unire le persone attraverso l’arte. Volevamo che il Bicentenario fosse non solo un’esposizione, ma un’esperienza viva, un percorso collettivo che restasse nel cuore e nella coscienza del pubblico”, ha dichiarato Vallardo al termine della rassegna.
Cultura, diplomazia e società: una vittoria in tre step
Il percorso di queste ultime edizioni riflette perfettamente la natura poliedrica del progetto: Accademia, diplomazia, piazza pubblica. Ai primi di luglio è stata l’Università della Piura ad accogliere l’iniziativa del maestro, legittimando la forza del dialogo tra arte e formazione. A seguire, l’esposizione si è spostata al centro della diplomazia, nelle sale dell’Ambasciata della Bolivia a Lima, dove il linguaggio artistico ha favorito l’incontro e la cooperazione culturale tra Paesi fratelli. Infine, il Bicentenario ha trovato la sua consacrazione nello spazio pubblico, arrivando nella piazza simbolo dell’indipendenza uruguaiana: un luogo di memoria e di popolo, che ha restituito alla mostra la sua dimensione più autentica e condivisa. “Portare i dipinti dell’indipendenza fuori dai confini museali e accademici significa restituirli al popolo, alle piazze, alla vita quotidiana. L’arte non può rimanere confinata: deve parlare, respirare, appartenere a tutti”, ha aggiunto Vallardo, evidenziando la portata sociale e politica del progetto.

Il Bicentenario de América come ponte e potenziale
Il Bicentenario de América si conferma così un ponte tra culture unite da legami inscindibili, capace di trasformarsi in piattaforma di dialogo e di diplomazia culturale, ma anche di radicarsi nel tessuto urbano come testimonianza viva. La vittoria di un’idea che, in pochi anni, è divenuta realtà consolidata. Lo sguardo, tuttavia, non si arresta a Lima. Vallardo ha già annunciato nuove tappe e prospettive per il futuro: “Il Bicentenario non è un punto di arrivo, ma un cammino in continua espansione. Guardiamo al 2026 con la volontà di portare la mostra in altre capitali del continente e, soprattutto, di aprire un dialogo diretto con l’Europa. L’arte latinoamericana ha molto da dire al mondo, e questo è solo l’inizio”. Con queste parole, l’artista traccia la traiettoria di un progetto che ha saputo radicare il passato nella contemporaneità, proiettandolo verso un futuro di incontri, contaminazioni e nuove geografie culturali.
QUI, IL LINK DEL SITO UFFICIALE DEL BICENTENARIO DE AMÉRICA
SOSTIENI GRATUITAMENTE IL PROGETTO DI ITALIAN ART JOURNAL SEGUENDOCI SU FACEBOOK E SU INSTAGRAM
PER VEDERE LE NOSTRE PRODUZIONI MEDIA SEGUI ANCHE ARTING AROUND SU FACEBOOK, INSTAGRAM E TIKTOK.
PER TE È GRATIS, PER NOI È ESTREMAMENTE IMPORTANTE! GRAZIE MILLE!

