A Salerno, l’Hub “Un senso” iniziativa in A Salerno, l’Hub “Un Senso” inaugura il suo percorso con un gesto in controtendenza
Un artista, un’opera. E nulla più. È partita da qui, da un’idea tanto essenziale quanto radicale, la prima tappa del percorso culturale dell’Hub “Un Senso”, nuovo spazio sociale e culturale sorto nella periferia salernitana. In un tempo dominato dalla moltiplicazione degli eventi e dall’inflazione delle immagini, l’Hub ha scelto la via più difficile: quella della sottrazione. Farlo in un’epoca di inflazione iperconsumistica e ipertrofia visiva, si tratta di una scelta radicale.
Un evento che suona come una dichiarazione di intenti
E quindi, questo venerdì 17 ottobre (sfidando la superstizione) si è tenuto “Sempre Uno”, l’evento inaugurale che ha visto protagonista l’artista Giorgio Della Monica, presentato dalla voce e dall’esperienza dell’istrionico Gabriele Fernicola. Una sola opera esposta e nessuna anticipazione in rete prima dell’apertura: un invito esplicito a restituire all’arte il valore del tempo, della sorpresa e dell’intimità dello sguardo, all’interno di uno spazio minimale ma accogliente, che crea una sensazione di familiarità.
Il pubblico ha accolto la proposta con curiosità e partecipazione, riscoprendo la forza di una fruizione lenta e attenta. In assenza del consueto flusso di stimoli visivi, l’esperienza si è concentrata sull’incontro con un unico quadro, la straordinaria rappresentazione di Teti firmata da Della Monica. Un lungo momento sospeso che ha consentito di ascoltare ciò che l’immagine custodiva, e ciò che l’autore aveva da dire. Da Cicerone, lo straordinario Gabriele Fernicola, figura poliedrica del comune capoluogo.
L’artista e la sua arte: una presentazione di Giorgio Della Monica
Giorgio Della Monica, artista salernitano dalla lunga e instancabile traiettoria nel campo della pittura figurativa, è stato il protagonista di questo primo appuntamento di “Sempre Uno”. La sua ricerca, riconosciuta in ambito nazionale e internazionale, attraversa paesaggi, nature morte e figure, mantenendo sempre al centro l’esplorazione della luce, della materia e delle emozioni umane.
La sua arte figurativa si pone come un dialogo costante tra realtà e interpretazione: attraverso il colore e la luce, Della Monica mira a restituire la complessità del visibile e la profondità del sentire. Nei suoi lavori si percepisce la volontà di catturare l’essenza delle cose, più che la loro forma, facendo della pittura un linguaggio emotivo e narrativo al tempo stesso.

Il colore al di sopra della forma
Per Sempre Uno, l’artista ha presentato “Teti, ninfa marina”, un grande acrilico su tela ispirato alla mitologia greca. La figura di Teti — madre di Achille, simbolo di grazia e potenza — diventa, nella lettura di Della Monica, una metafora del rapporto fra forza e vulnerabilità e del dialogo tra umano e divino. Un soggetto che rispecchia perfettamente la poetica dell’artista: ancorata al figurativo, ma capace di aprirsi a dimensioni simboliche e interiori. Spiccano, come sempre, i colori scelti per l’opera, tra il blu cristallino e il verde straordinariamente intenso di alghe e vegetazione. Contrasti che ben si conciliano e restituiscono una luminosità accecante e sorprendente, in cui è immersa la protagonista assoluta del quadro.
Il concetto dietro l’evento
Come ha sottolineato la direzione dell’Hub, “un’opera può parlare da sé, una pittura può racchiudere più di una narrazione, e un artista può essere raccontato da un solo gesto visivo, se lo si ascolta davvero”. È in questa prospettiva che Un Senso, nato poco più di un mese fa come spazio socio-educativo promosso dalla Cooperativa Sociale “Laboratorio dei Pensieri Scomposti”, intende proseguire il suo cammino: proponendo l’esperienza di una fruizione artistica in antitesi con i tempi che corrono, quelli degli scroll compulsivi e delle mostre senza coerenza (tranne che quella del denaro).
Focus: su sé, sugli altri, sull’arte
L’evento ha assunto il tono di una dichiarazione d’intenti ed è stato un modo per presentare il nuovo spazio alla cittadinanza. Con Sempre Uno, l’Hub Un Senso ha scelto di cominciare da ciò che normalmente si nasconde dietro la superficie: l’ascolto, la concentrazione, la presenza. Un inizio piccolo e insieme vastissimo, che sembra già indicare la direzione di un luogo destinato a restituire alla città — e forse al nostro tempo — il gusto di un’attenzione autentica, e della presenza a sé stessi, agli altri, all’arte.
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