Eventi Lecce: tre mostre personali nel cuore di Carpignano tra arte, memoria e territorio
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Eventi Lecce: tre mostre personali nel cuore di Carpignano tra arte, memoria e territorio

Eventi Lecce: tre mostre personali nel cuore di Carpignano tra arte, memoria e territorio

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Dal 5 al 7 settembre 2025, Carpignano Salentino diventa palcoscenico d’arte contemporanea con “Artist Residency: Corte Dei Salentini”, iniziativa a cura di Viola Moschettini che intreccia linguaggi, tecniche e sensibilità differenti. L’evento si inserisce nel calendario della storica “Festa te lu Mieru”, una delle ricorrenze più sentite nel Salento, e propone tre mostre personali dedicate a Giuseppe Q. Lupoli, Sara Montani e Matilde Piacentini, ospitate nei suggestivi spazi del Frantoio Ipogeo e di Palazzo Orlandi, in via Roma.

Eventi Lecce: tre mostre personali nel cuore di Carpignano alla Corte dei Salentini

“Corte Dei Salentini” non è una semplice esposizione, ma un progetto che si confronta con il territorio, con le sue stratificazioni culturali e con i simboli identitari che legano la comunità alla sua storia. Il vino, celebrato dalla Festa te lu Mieru, diventa qui metafora e punto di partenza per riflettere sul rapporto tra uomo, natura e memoria collettiva.

Le tre mostre personali, pur diverse per linguaggio e tecnica, condividono una visione comune: rendere visibile la stratificazione dei segni che un luogo, un rito o una tradizione lasciano nelle vite umane. Fotografia analogica, acquaforte e monoprint, collage: tre vie diverse per raccontare un unico orizzonte, quello di un Salento che non smette di essere crocevia di storie, migrazioni e identità.

Giuseppe Lupoli e il viaggio nella memoria: Percorsi Oltre il Valico

Il fotografo pugliese Giuseppe Q. Lupoli porta a Carpignano il progetto Percorsi Oltre il Valico. Una ricerca che affonda nelle origini mitiche e storiche del territorio, evocando leggende antiche e sedimentazioni culturali. Le sue fotografie analogiche diventano tracce di un viaggio senza tempo, dove il paesaggio non è sfondo, ma protagonista vivo e pulsante.

Lupoli racconta un territorio che risuona ancora del mito di Troia e della fondazione di Sturninum, oggi Ostuni, e di Cis-Sturnium, l’odierna Cisternino. Le sue immagini restituiscono l’atmosfera di una terra che conserva il misticismo delle origini, spazio di passaggi e di permanenze, custode di una memoria tramandata oralmente. Non l’uomo concreto e individuale, ma l’Uomo universale è il viaggiatore di questo percorso, plasmato dalla storia e dal paesaggio, come un Dante che non ha un volto, ma che appartiene a tutti.

Sara Montani: la natura come sillogismo vitale

Con la serie Vite è vita, l’artista milanese Sara Montani esplora l’inesauribile vitalità della natura attraverso le tecniche dell’acquaforte e del monoprint. Le sue opere, dedicate alle forme botaniche, trasformano foglie e rami in matrici e soggetti al tempo stesso, creando un vocabolario visivo in cui la metamorfosi è principio costante.

La vite, simbolo per eccellenza della fertilità e del legame uomo-natura, diventa metafora esistenziale. Nulla si distrugge, tutto si trasforma: il ciclo biologico delle piante diventa riflesso del ciclo della vita umana, in un processo di continua rinascita e variazione. Le stampe calcografiche di Montani, con i loro contrasti e le loro sottili variazioni cromatiche, celebrano la continuità e la resilienza della natura, ma anche il legame che essa mantiene con la comunità e con la ritualità del vino.

Matilde Piacentini: gli spiriti come compagni segreti

La ricerca di Matilde Piacentini si muove invece nell’universo del collage analogico, con il progetto Storie di spiriti. Qui, l’alcol diventa lente attraverso cui leggere la società contemporanea: non semplice sostanza, ma compagno silenzioso delle fragilità e delle libertà umane.

Le sue protagoniste sono figure femminili: donne in carriera, madri di famiglia, dive del cinema e della pubblicità anni ’50 e ’60. Tutte incarnano, in diverse sfumature, lo stesso soggetto universale: il desiderio di liberarsi dalle convenzioni, di trovare spazi di autenticità e leggerezza. Con ironia e positività, Piacentini affronta un tema complesso – l’uso sociale dell’alcol – trasformandolo in narrazione visiva che unisce intimità e immaginario collettivo. I collage, con la loro estetica vintage, richiamano le atmosfere della comunicazione e del marketing del dopoguerra, eppure parlano in modo diretto al presente.

Il valore di una residenza

“Artist Residency: Corte Dei Salentini” si configura come un ponte tra comunità e linguaggi artistici contemporanei. Non solo una mostra, ma un’esperienza di residenza che permette agli artisti di confrontarsi con la realtà viva del Salento e con i suoi riti comunitari. L’arte diventa così parte della festa, non relegata nei musei o nelle gallerie, ma inserita nel tessuto stesso di un evento popolare, a testimonianza di come cultura e tradizione possano dialogare senza gerarchie.

Informazioni pratiche

La residenza si terrà dal 5 al 7 settembre 2025 presso il Frantoio Ipogeo e Palazzo Orlandi, in via Roma a Carpignano Salentino, in concomitanza con la Festa te lu Mieru.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 5 settembre alle ore 20.00. Le mostre resteranno aperte fino a domenica 7 settembre, dalle ore 20.00 alle 00.00.
L’ingresso è libero.

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