Mostre Novembre 2025: Lucamaleonte trasforma la street art, per scoprire il lato intimo dell'arte urbana

Mostre Novembre 2025: Lucamaleonte trasforma la street art, per scoprire il lato intimo dell’arte urbana

Mostre Novembre 2025: Lucamaleonte trasforma la street art, per scoprire il lato intimo dell’arte urbana.

Italian Art Journal condivide i comunicati stampa di eventi e manifestazioni di particolare interesse artistico, sociale e culturale, con tutti riferimenti annessi e rimandi, ove disponibili, ai siti web ufficiali delle manifestazioni. Segnalaci un evento o manifestazione alla mail artingaroundcommunications@gmail.com.

E se la street art smettesse di gridare sui muri e iniziasse a sussurrare attraverso il tessuto? Alla Galleria Chroma di Roma, dal 21 al 23 novembre, Interlude di Lucamaleonte è esattamente questo: una pausa necessaria, un momento di respiro in cui uno dei protagonisti della scena urbana italiana rallenta il ritmo e invita a guardare da vicino. Tre giorni, dieci arazzi, opere su carta e linoleografie a tiratura limitata per un progetto che non ha nulla di effimero, nonostante il formato capsule. Qui l’artista romano abbandona temporaneamente lo spray per esplorare tecniche antiche e materiali che richiedono tempo, pazienza, manualità. E nel farlo, apre una finestra inedita sul suo mondo.

Mostre novembre 2025: Interlude, il comunicato stampa

La Galleria Chroma di Roma presenta, dal 21 al 23 novembre 2025, “Interlude”, una mostra capsule di Lucamaleonte, tra le figure più significative della street art italiana contemporanea.

Come in musica, un interlude è una pausa, un momento di passaggio tra due movimenti. Allo stesso modo, questa esposizione si configura come una parentesi intensa e concentrata all’interno del percorso artistico di Lucamaleonte: tre giorni in cui l’artista apre uno sguardo ravvicinato sul proprio universo visivo e tecnico. In mostra una selezione di dieci arazzi, una serie di opere su carta e un gruppo di linoleografie a tiratura limitata, realizzate appositamente per l’occasione.

Tecniche e materiali diversi si intrecciano per restituire la molteplicità del suo linguaggio, che unisce artigianalità, ricerca grafica e memoria urbana. Negli arazzi, il segno si fa tessuto e narrazione visiva, mentre le opere su carta rievocano la poster art che da anni caratterizza i suoi interventi nello spazio pubblico. Le linoleografie, invece, condensano in un formato più intimo la forza iconica e la precisione del suo tratto.

Come da cifra stilistica dell’artista, “Interlude” celebra la natura, gli animali e i loro equilibri, ma introduce anche la figura umana, presenza rara nella sua produzione, segnale di una riflessione più ampia sul rapporto tra individuo e ambiente.

Con Interlude, Lucamaleonte non si limita a esporre: costruisce un dialogo tra strada e galleria, tra urgenza pubblica e riflessione privata. L’introduzione della figura umana, presenza quasi assente nella sua produzione, segna una svolta significativa e pone domande sul nostro posto nell’equilibrio naturale che l’artista ha sempre celebrato. Tre giorni possono sembrare pochi, ma è proprio nella brevità che si nasconde l’intensità di questa mostra. Come un interlude musicale che spezza il tempo senza interromperlo, questa esposizione ci ricorda che anche nell’arte urbana esiste uno spazio per la contemplazione, per il dettaglio, per un segno che diventa tessuto e memoria prima ancora di diventare immagine.

Informazioni utili

Sede: Galleria Chroma – Via del Mandrione, Roma
Date: 21 – 23 novembre 2025
Vernissage: 21 novembre, ore 19.00 – In presenza dell’artista
Ingresso libero

La costruzione di sentieri

Con Interlude, Lucamaleonte costruisce un dialogo tra strada e galleria, tra urgenza pubblica e riflessione privata. L’introduzione della figura umana, presenza quasi assente nella sua produzione, segna una svolta significativa e pone domande sul nostro posto nell’equilibrio naturale. Tre giorni possono sembrare pochi, ma è proprio nella brevità che si nasconde l’intensità di questa mostra. Come un interlude musicale che spezza il tempo senza interromperlo, questa esposizione ci ricorda che anche nell’arte urbana esiste uno spazio per la contemplazione, per il dettaglio, per un segno che diventa tessuto e memoria prima ancora di diventare immagine.

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