Guida definitiva alla Tunisia 2026: tutto ciò che c'è da sapere

Guida definitiva alla Tunisia 2026: tutto ciò che c’è da sapere

Guida definitiva alla Tunisia 2026: tutto ciò che c’è da sapere

C’è un paese dove il Mediterraneo incontra il Sahara, dove le rovine romane si ergono maestose accanto a moschee centenarie, dove i profumi delle spezie nei souk si mescolano alla brezza marina. La Tunisia è tutto questo: un concentrato di bellezza che sfida ogni categorizzazione, una terra che parla di Fenici e Berberi, di califfi e colonizzatori francesi, ma che oggi guarda al futuro senza dimenticare le sue radici profonde.

Riconosciuta dal National Geographic tra le migliori destinazioni per il 2025, la Tunisia ha saputo preservare il suo straordinario patrimonio culturale e naturale, offrendo ai viaggiatori un’esperienza autentica che spazia dalle spiagge dorate dell’isola di Djerba alle oasi del deserto, dai mosaici romani di El Jem alle medine labirintiche dove il tempo sembra essersi fermato.

Una storia scritta sulle sabbie del tempo

La storia tunisina è un palimpsesto di civiltà che si sono sovrapposte lasciando tracce indelebili. Tutto inizia con i Fenici, che nell’814 a.C. fondarono Cartagine, destinata a diventare la potenza dominante del Mediterraneo occidentale fino alla sua distruzione da parte di Roma nel 146 a.C. L’epoca romana trasformò la Tunisia nel granaio dell’impero, costellando il territorio di anfiteatri, acquedotti, templi e ville sontuose.

Con la conquista araba del VII secolo, la Tunisia abbracciò l’Islam e divenne un importante centro culturale del mondo musulmano. La Grande Moschea di Kairouan, fondata nell’850, è uno dei capolavori assoluti dell’architettura islamica.

Grande moschea di Kairouan
Grande moschea di Kairouan

Seguirono il dominio ottomano, la pirateria barbaresca che rese Tunisi una delle capitali corsare del Mediterraneo, fino al protettorato francese (1881-1956) che ha lasciato un’impronta culturale ancora visibile.

L’indipendenza del 1956 ha dato vita alla Tunisia moderna, un paese che ha saputo coniugare tradizione e modernità, diventando una delle destinazioni più accoglienti e sicure del Nord Africa.

Le meraviglie da non perdere

Tunisi e la sua medina

La capitale tunisina è un affascinante miscuglio di antico e moderno. La Medina, cuore pulsante della città sviluppatosi dal 698 d.C. attorno alla Moschea di Al-Zaytuna, è patrimonio UNESCO dal 1979. Perdersi nei suoi vicoli significa immergersi in un’atmosfera immutata da secoli: i souk traboccano di tappeti, ceramiche dipinte, gioielli in argento, spezie profumate e tessuti colorati. L’odore dell’harissa si mescola a quello del cuoio lavorato, mentre i mercanti contrattano in un balletto di parole e gesti.

Moschea di Al-Zaytuna

Fuori dalla medina, il Museo del Bardo custodisce la più importante collezione di mosaici romani al mondo. Le sale si susseguono in un tripudio di tessere colorate che raccontano scene mitologiche, vita quotidiana, battaglie e nature morte con una maestria che toglie il fiato. Camminare su pavimenti musivi di duemila anni fa è un’emozione rara.

L’Avenue Habib Bourguiba, con i suoi caffè à la française, gli edifici coloniali e le palme, ricorda i boulevard parigini e rappresenta l’anima cosmopolita della città.

Sidi Bou Said: il borgo bianco e blu

A venti chilometri da Tunisi, arroccato su una scogliera che domina il golfo, Sidi Bou Said è conosciuto come “Il paradiso Bianco e Blu” per le sue tipiche casette in calce bianca e blu. Passeggiare per le stradine acciottolate, sostare in un caffè per gustare il tradizionale tè alla menta con pinoli, ammirare le porte istoriate – vere opere d’arte – e le bouganville che esplodono di colore contro i muri candidi, è un’esperienza che ha incantato artisti e scrittori da Paul Klee ad André Gide.

Il borgo si anima al tramonto, quando la luce dà alle case tonalità dorate e il mare si tinge di viola. I terrazzi panoramici offrono viste mozzafiato sulla baia di Tunisi e, nelle giornate limpide, fino alla penisola di Capo Bon.

Cartagine: l’eco di un impero perduto

Le rovine di Cartagine si estendono su colline verdeggianti affacciate sul mare. Poco resta della città punica distrutta da Roma, ma i resti romani sono spettacolari: le Terme di Antonino, tra le più grandi dell’impero, conservano colonne altissime e ambienti decorati; il teatro romano ospita ancora concerti e spettacoli estivi; l’anfiteatro racconta di gladiatori e battaglie navali simulate.

Visitare Cartagine significa camminare dove Annibale pianificò le sue campagne, dove Didone secondo la leggenda fondò la città, dove culture diverse si sono scontrate e mescolate lasciando stratificazioni archeologiche di valore inestimabile.

L’anfiteatro di El Jem

L’anfiteatro romano costruito nel 238 d.C. era il più grande d’Africa, di dimensioni solo leggermente inferiori al Colosseo. Emerge dalla pianura tunisina come un miraggio di pietra dorata, conservato in modo straordinario nonostante i secoli. Salire sulle gradinate, scendere nei sotterranei dove venivano tenuti gladiatori e animali feroci, immaginare i 35.000 spettatori che assistevano ai giochi, è un viaggio nel tempo emozionante. Al tramonto, quando il sole illumina le arcate con luce radente, l’anfiteatro rivela tutta la sua maestà.

Kairouan: la città santa

Quarta città santa dell’Islam dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme, Kairouan custodisce tesori di architettura islamica. La Grande Moschea di Uqba, con il suo cortile marmoreo circondato da portici e il minareto tozzo che svetta verso il cielo, è un capolavoro di semplicità ed eleganza. Passeggiare nella medina significa scoprire botteghe artigiane dove si tessono tappeti secondo tecniche antiche, assaggiare i dolci al miele e ai pistacchi, respirare un’atmosfera profondamente spirituale.

Il deserto del Sahara e le oasi

Il sud tunisino è regno del deserto. Le oasi come Tozeur e Douz offrono un’esperienza unica nel Sahara, dove le dune dorate creano scenari iconici. A Tozeur, i palmeti si estendono a perdita d’occhio irrigati da sistemi ancestrali, mentre la medina sfoggia facciate decorate con mattoni disposti in motivi geometrici ipnotici. Da qui partono escursioni verso il Chott el-Jerid, il grande lago salato dove il miraggio diventa realtà e il paesaggio lunare incanta.

Douz, la “porta del deserto”, è il punto di partenza per avventure nel Sahara. Dormire in un campo berbero sotto un cielo tempestato di stelle, cavalcare cammelli tra le dune al tramonto, ascoltare il silenzio del deserto interrotto solo dal vento, sono esperienze che segnano l’anima. Gli appassionati di Star Wars riconosceranno i set cinematografici che George Lucas ha lasciato nel deserto: il pianeta Tatooine ha preso vita proprio qui.

Djerba: l’isola dei sogni

L’isola di Djerba è un’oasi di pace tra Mediterraneo e Sahara, famosa per le spiagge cristalline e l’artigianato berbero. Houmt Souk, il centro principale, offre un mercato coloratissimo dove acquistare ceramiche, tessuti e gioielli. Ma Djerba è anche storia: qui risiede una delle comunità ebraiche più antiche al mondo nel villaggio di Hara Seghira, con la celebre Sinagoga El Ghriba.

Le spiagge di Aghir e Mezraia, con sabbia bianchissima e mare turchese, sono perfette per chi cerca relax. L’isola si gira facilmente in scooter o bicicletta, scoprendo moschee bianche, fortezze che si specchiano nel mare, uliveti e palme da dattero.

Eventi e tradizioni che animano il paese

La Tunisia vive di una cultura ricca che emerge soprattutto durante festival e celebrazioni. In primavera, il Festival Internazionale di Cartagine porta musica, teatro e danza nel teatro romano, con artisti da tutto il mondo. A giugno, Jazz à Carthage trasforma la città archeologica in un palcoscenico per i migliori jazzisti internazionali.

Il Festival Internazionale del Sahara a Douz, solitamente a dicembre, celebra la cultura nomade con gare di cammelli, danze berbere, musica del deserto e mercati tradizionali. È l’occasione per vedere cavalieri in abiti tradizionali gareggiare e tribù che si riuniscono mantenendo vive tradizioni millenarie.

Durante il Ramadan, il paese assume un’atmosfera particolare: le giornate sono tranquille, ma al tramonto le strade si animano, i ristoranti si riempiono e le famiglie si riuniscono. Visitare la Tunisia in questo periodo offre uno spaccato autentico della vita religiosa e sociale.

I sapori della Tunisia: un viaggio culinario

La cucina tunisina è mediterranea ma piccante, caratterizzata dall’uso abbondante di spezie come cumino, coriandolo e curcuma, oltre alla celebre harissa, la pasta piccante a base di peperoncini rossi. Ogni pasto è un’esplosione di profumi e colori.

Il couscous è il piatto nazionale per eccellenza. Simbolo del Nord Africa, viene solitamente servito con carne ma anche con pesce e verdure. La semola finissima cotta al vapore assorbe i sapori del brodo speziato, creando un piatto confortante e completo. Il couscous del venerdì è un rituale familiare sacro.

Il brik all’uovo è un classico: una sfoglia croccante fritta con all’interno un tuorlo d’uovo, coriandolo, prezzemolo e spesso formaggio, patate o tonno, servito con una spruzzata di limone. Mangiarlo senza far colare l’uovo liquido è un’arte che richiede pratica!

Il lablabi è una zuppa invernale di ceci condita con olio d’oliva, harissa, cumino, succo di limone, aglio e sale, spesso arricchita con uova sode e tonno. Viene servita su pane sbriciolato che assorbe il brodo cremoso: comfort food puro.

La mechouia è un’insalata di verdure grigliate – pomodori e peperoni – mescolate con tonno, uova, capperi e olive, condita con olio e limone. Fresca e saporita, accompagna perfettamente ogni pasto.

Tra i secondi, il tajine tunisino (diverso da quello marocchino) è uno sformato simile alla frittata con carne, verdure, patate e formaggio. Le merguez, salsicce piccanti di agnello o manzo, vengono grigliate e servite con pane e harissa.

Il pesce, lungo la costa, è freschissimo: kabkabou (stufato di pesce con pomodoro, olive e limone), grigliate miste, calamari fritti. Nelle trattorie di porto si mangia ottimamente spendendo poco.

I dolci sono dolcissimi, a base di miele, mandorle, pistacchi e pasta fillo: baklava, makroud (biscotti fritti ripieni di datteri), bambalouni (ciambelle fritte e zuccherate) vendute nelle bancarelle. Il tè alla menta con pinoli conclude tradizionalmente ogni pasto, servito fumante in bicchieri decorati.

Natura ed esperienze autentiche

La Tunisia offre paesaggi sorprendentemente vari. Il Parco Nazionale di Ichkeul, patrimonio UNESCO, ospita circa 230 specie di uccelli, tra cui fenicotteri rosa che colorano il lago in determinati periodi. È il paradiso per birdwatcher e amanti della natura.

Le coste si estendono per oltre 1.300 chilometri, alternando spiagge sabbiose, calette rocciose, lagune e promontori. Hammamet, Sousse e Monastir sono le località balneari più sviluppate, con resort che offrono ogni comfort. Ma basta allontanarsi leggermente per trovare spiagge selvagge e autentiche.

Nell’entroterra, i monti dell’Atlante tunisino regalano paesaggi verdi, borghi berberi dove il tempo scorre lento, escursioni tra querce e pini. Tra aprile e maggio, la campagna si copre di fiori selvatici creando tappeti multicolore.

Per un’esperienza autentica, visitate i mercati settimanali nei villaggi: donne in abiti tradizionali vendono ortaggi coltivati nei loro orti, uomini contrattano bestiame, bancarelle traboccano di olive, datteri, formaggi di capra. È la Tunisia rurale e genuina, lontana dai circuiti turistici.

La talassoterapia è un’eccellenza tunisina: centri termali lungo la costa offrono trattamenti con acqua di mare, fanghi e alghe, perfetti per rilassarsi dopo giorni di visite.

Informazioni pratiche per il vostro viaggio in Tuisia

Come arrivare e muoversi

La Tunisia è facilmente raggiungibile dall’Italia con voli diretti da Milano, Roma, Venezia, Bologna e altre città verso Tunisi, Monastir o Djerba (durata 1h30-2h). Esistono anche collegamenti marittimi da Genova, Civitavecchia e Palermo verso Tunisi, ideali per chi viaggia in auto o camper.

All’interno del paese, i trasporti pubblici sono economici: autobus e louage (taxi collettivi) collegano tutte le città. La rete ferroviaria serve le principali destinazioni costiere. Noleggiare un’auto offre maggiore libertà, soprattutto per esplorare il sud e il deserto. Le strade sono generalmente in buone condizioni, anche se lo stile di guida locale può risultare vivace.

Budget di viaggio per andare in Tunisia

La Tunisia è una destinazione molto accessibile. Un pasto completo in ristorante locale costa 8-15 euro, mentre nei ristoranti più raffinati si spendono 20-35 euro. Lo street food è eccellente ed economico: brik, panini di merguez, fricassé costano 2-4 euro.

Gli hotel variano da 30 euro per strutture semplici ma dignitose a 80-150 euro per resort sul mare. I riad nelle medine offrono atmosfera autentica a prezzi intermedi (50-80 euro). Molti resort lavorano in formula all-inclusive, particolarmente convenienti per famiglie.

I musei e siti archeologici hanno biglietti contenuti (3-8 euro), spesso con riduzioni per studenti. Le escursioni nel deserto costano 50-150 euro a seconda della durata e dei servizi inclusi.

Cambiate denaro all’arrivo: il dinaro tunisino non può essere acquistato fuori dal paese. Le carte di credito sono accettate nelle strutture turistiche, ma portatevi contanti per mercati e piccoli ristoranti.

Quando visitare la Tunisia

Primavera (aprile-maggio) e autunno (settembre-ottobre) sono i periodi migliori, con temperature miti ideali per visite culturali e trekking nel deserto. L’estate (giugno-settembre) è perfetta per il mare, con clima caldo e soleggiato lungo le coste, anche se le temperature interne possono diventare torride.

L’inverno (dicembre-marzo) offre condizioni ideali per il deserto, con massime confortevoli di 18-22°C, mentre sulle coste può essere fresco e piovoso. È il periodo di bassa stagione, con prezzi vantaggiosi ma alcuni servizi ridotti.

La Tunisia gode di oltre 300 giorni di sole all’anno, quindi anche nei mesi meno favorevoli le giornate limpide non mancano.

Consigli pratici per il vostro viaggio in Tunisia

Guide locali. Affidatevi a persone e agenzie del posto che conoscano bene il territorio e vi possano offrire soluzioni sicure e a buon prezzo per ogni vostra esigenza.

Abbigliamento: portate abiti leggeri e chiari in estate, un cappello e protezione solare alta. Per visitare moschee e luoghi religiosi, coprire spalle e ginocchia è obbligatorio per tutti. In inverno e nelle serate desertiche, serve qualcosa di pesante per le escursioni termiche.

Sicurezza: la Tunisia è generalmente sicura per i turisti. Nelle medine e mercati, fate attenzione a borseggi come in qualsiasi destinazione turistica. Evitate ostentazioni di ricchezza.

Lingua: l’arabo è la lingua ufficiale, ma il francese è diffusissimo. Nelle zone turistiche, molti parlano italiano e inglese. Imparare qualche parola di arabo (salam, shukran, baraka allahu fik) è sempre apprezzato.

Mance: non obbligatorie ma gradite. In ristoranti lasciate il 5-10%, per guide e autisti 5-10 dinari al giorno.

Acqua: bevete solo acqua in bottiglia. Il cibo nei ristoranti frequentati è sicuro, ma evitate bancarelle in condizioni igieniche dubbie.

A chi consigliamo la Tunisia

La Tunisia è perfetta per chi cerca un viaggio che combini mare, cultura e avventura senza spendere una fortuna. È ideale per le famiglie: i tunisini adorano i bambini, le spiagge sono sicure, i resort offrono animazione e servizi dedicati. Le distanze ridotte permettono di combinare mare e escursioni culturali senza trasferimenti estenuanti.

Gli appassionati di storia e archeologia troveranno un paradiso di siti romani, punici e islamici spesso meno affollati dei corrispettivi europei. I fotografi ameranno i contrasti cromatici delle medine, le geometrie del deserto, le luci del Mediterraneo.

Le coppie in cerca di romanticismo apprezzeranno i riad nelle medine, le cene sotto le stelle nel deserto, i tramonti a Sidi Bou Said. Gli avventurosi potranno esplorare il Sahara in 4×4, fare trekking sulle montagne, immergersi nei relitti lungo la costa.

La Tunisia è anche una destinazione perfetta per chi viaggia solo: gli abitanti sono accoglienti, i trasporti funzionano bene, l’atmosfera è sicura. È facile socializzare nei riad e durante le escursioni organizzate.

Se cercate un paese dove l’autenticità non è un’etichetta turistica ma una realtà quotidiana, dove potete ancora perdervi in souk veri e non ricostruiti per i turisti, dove un piatto di couscous preparato da una nonna berbera vale più di qualsiasi ristorante stellato, allora la Tunisia vi aspetta.

Ci sono destinazioni che conquistano con lo sfarzo, altre con l’esotismo estremo. La Tunisia conquista con l’equilibrio perfetto tra accessibilità e autenticità, tra confort e avventura. È il Nord Africa che tutti possono permettersi di scoprire, senza rinunciare a nulla.

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