Mostre Pavia, “Pelle”: confine e soglia tra intimo e cosmico
Nell’attuale panorama artistico contemporaneo, dove le certezze estetiche si disgregano in favore di una ricerca sempre più introspettiva e sperimentale, emerge con forza la necessità di interrogare i confini tra il sé e il mondo. La bipersonale “Pelle” di Dorothy Bhawl e Aioria Fontana si inserisce in questa dialettica fondamentale, proponendo un percorso di indagine che attraversa la superficie corporea per raggiungere i territori più profondi dell’esperienza umana.
Il corpo, nella sua materialità e vulnerabilità, diventa qui il medium attraverso cui si articola un discorso più ampio sulla condizione esistenziale contemporanea. Non si tratta di una celebrazione della fisicità, ma di un’interrogazione critica sui meccanismi di costruzione dell’identità e sulla permeabilità dei confini che crediamo definire la nostra individualità.
Chi sono Dorothy Bhawl e Aioria Fontana, protagoniste assolute della mostra Pelle
Dorothy Bhawl si configura come un’interprete acuta delle contraddizioni contemporanee, un’artista che utilizza il linguaggio fotografico non per documentare, ma per elaborare una considerazione personale sul ruolo che ha oggi l’arte. L’utilizzo di colori stridenti e di composizioni eccentriche servono a creare quel punto di contatto che desta l’attenzione per poi sorprendere, finanche scandalizzare, ma di sicuro senza mai lasciare il fruitore indifferente: è attraverso questo trigger che Bhawl incolla al proprio scatto mostrando poi, attraverso l’osservazione attenta di ogni dettaglio, di ogni geometria e di ogni sfumatura, l’emozione, il dolore, la comicità, l’inquietudine, il cinismo e il disincanto, rappresentazioni archetipiche dell’umano.
Aioria Fontana è l’esteta della fotografia psicologica. Dai primi nudi glamour ai progetti più recenti le cui scenografie ricordano ambientazioni metafisiche, astratte e minimali, si riscontrano simbolismi e rimandi alla letteratura e alla filosofia. La mimesi con la pittura è potente, al punto da confondere l’osservatore che spesso identifica i soggetti quali disegni, frutto di pennellate sulla tela. La dimensione eterea dei ritratti è frutto delle proprie ricerche e degli studi, nonché di sperimentazione sul set.
Il progetto fotografico nato dalla collaborazione con Elena Lander dal titolo “Manuale d’uso per anime refrattarie” è una libera interpretazione de “La Vittoria sul Sole”, capolavoro teatrale del futurismo russo di Malevič. Il contrasto tra la bidimensionalità del set e la tridimensionalità del soggetto crea una dimensione magica, sospesa nello spazio e nel tempo. La censura, tema principale, viene rappresentata come un blocco dettato da una autorità, sia esterna sia interna al soggetto, in una fusione costruttiva tra i due mondi, come yin e yang.

A fare da trait d’union tra i due artisti sembra esserci uno strato sottilissimo di pelle, che in molte espressioni assume il significato di vita, di esistenza: essa permette all’individuo di fare esperienza del mondo attraverso i sensi, ma anche di proteggere i tessuti e gli organi dai pericoli esterni; da una parte si indaga la società con i suoi eccessi e le sue contraddizioni, dall’altra si approfondiscono le conseguenze intime e psicologiche dell’agito del mondo sull’individuo. Le due componenti sono in comunicazione continua, in un perpetuo scambio chimico di informazioni. In verità, il mondo interiore di ciascuno non è che la diapositiva dell’intero universo che vive al di fuori di esso.
La collaborazione tra i due artisti si pone quale innesto spirituale nella capacità di unire due opposti, sia a livello personale che cosmico, in un processo alchemico di crescita, ricerca e sperimentazione. In questa fucina creativa nasce l’idea di una performance con la partecipazione di Elena Lander, già protagonista nel progetto di Aioria Fontana e successivamente voce narrante. Con le musiche di Dorothy Bhawl e LMNC, e le coreografie realizzate e interpretate da Silvia Rastelli e Giulia Palmese, la performance sarà presentata negli spazi della residenza artistica Terrarium-Arte in crescita di Travacò Siccomario (PV).

Informazioni pratiche
L’esperienza estetica di “Pelle” si articola attraverso due momenti distinti, configurandosi come un percorso che dalla contemplazione conduce all’azione performativa. A cura di Rosanna Accordino.
Sede espositiva
Galleria L2ARTE
Viale della Libertà 2/b – 27100 Pavia
Inaugurazione
27 settembre 2025, ore 17:00
Performance “Pelle”
Terrarium – Arte in Crescita
Via Garibaldi n. 20, Travacò Siccomario (PV)
27 settembre 2025, ore 20:00
Orari di apertura
Mercoledì – Sabato: 11:00 – 19:00
Domenica: 15:30 – 19:00
Durata
Fino al 12 ottobre 2025
Accesso
Ingresso gratuito

SOSTIENI GRATUITAMENTE IL PROGETTO DI ITALIAN ART JOURNAL SEGUENDOCI SU FACEBOOK E SU INSTAGRAM
PER VEDERE LE NOSTRE PRODUZIONI MEDIA SEGUI ANCHE ARTING AROUND SU FACEBOOK, INSTAGRAM E TIKTOK.
PER TE È GRATIS, PER NOI È ESTREMAMENTE IMPORTANTE! GRAZIE MILLE!